• Leopold Von Sacher Masoch è un pervertito che si abbandona alla contemplazione della propria aberrazione o è un osservatore scientifico intento a descrivere una condizione patologica? In altre parole, Venere in pelliccia è il risultato di un'operazione di onanismo letterario o è un'opera d'arte che si propone di descrivere una perversione?
• Perché, dirà qualcuno, andare a rispolverare un romanzo scritto nel 1946, con le centinaia di testi nuovi che vengono pubblicati ogni settimana? Ebbene, il recente annuncio del lancio del film Mood Indigo di Michael Gondry, l'autore di The Eternal Sunshine of the Spotless Mind, 2004, (uno dei miei film preferiti), ha stimolato la lettura di questo romanzo surrealista, La schiuma dei giorni (Marcos y Marcos) forse il romanzo più conosciuto di un Boris Vian ventisettenne all'epoca della pubblicazione, da cui è tratto il film di Gondry.
Per eludere questa massa supponente e spocchiosa degli editori, affidandosi al self-publishing per materializzare in un volume i propri deliri letterari presuppone di essere in possesso di una discreta dose d'ostinazione, condita con molta autostima, quando non di presunzione bell'e buona e persino un bel po' d'arroganza. Dato per scontato di possedere queste qualità, le possibilità di sprofondare nell'alcolismo sono comunque molto elevate. Nel post precedente ho sproloquiato sulle case editrici. Ora entrerò nel merito di quello che implica la decisione di correre da soli.
Read more: Self-publishing: un'esperienza che merita due post (2)
Odio gli ombrelli e amo le giacche a vento. Specialmente quelle che tengono bene l'acqua. Non c'è niente di più piacevole che camminare nella pioggia con l'assoluta sicurezza di rimanere asciutti mantenendo intatto l'uso d'entrambe le mani.
Read more: "Gli ombrelli sono i nemici dell'uomo alto" (Will Self)
Qualcuno potrebbe provare la tentazione di affermare che, con l'avvento del self-publishing, gli editori siano diventati una categoria ormai obsoleta. Non è il mio caso, né intendo insinuare che gli scrittori che hanno un editore alle spalle siano tutti prostituti, raccomandati, ballerine o calciatori che si sono fatti scrivere il libro da qualcun altro e sfruttano la propria celebrità. Non rientro in questa masnada di frustrati.
Read more: Self-publishing: un'esperienza che merita un post a sé. (anzi, due)
Tra poche ore, i file disponibili presso il sito web FeedBooks, si trasformeranno in “anteprima” dei due romanzi pubblicati recentemente (il secondo e il terzo), contenenti solo alcune pagine esemplificative delle storie che vi sono contenute. Oggi è pertanto l'ultimo giorno utile per scaricare la versione integrale delle due opere.
C'è da chiedersi perché una parola tanto banale come “ambizione”, declinata peraltro nelle sue varietà di nome e attributo, possa sfuggire all'uso che se ne vuole fare. Quindi, togliamoci il pensiero e parliamo proprio di questo termine e del suo falso amico: la parola “presunzione”.
A proposito di ambizione, un blog è, per definizione, un'operazione autoreferenziale. Inizierò quindi l'attività di blogger con un annuncio che mi riguarda. Dopo lunga e impaziente attesa, è “finalmente” disponibile, sia in cartaceo che in digitale, il mio “secondo” romanzo. Qualcuno si domanderà la ragione di questo virgolettato.
«“Sii spontaneo!” Chiunque riceva questa ingiunzione si trova in una posizione insostenibile, perché per accondiscendervi dovrebbe essere spontaneo entro uno schema di condiscendenza e non spontaneità.» (Watzlawick, Beavin, Jackson: Pragmatica della comunicazione umana. 1971Astrolabio-Ubaldini, Roma).
Dell'autore del disegno della testata di questo blog, so poco e nulla, a parte il fatto di firmarsi “Vannini”. Ho ritenuto che fosse un soggetto troppo appropriato per non volerlsene “appropriare” per l'intestazione. Perciò, grazie, sconosciuto illustratore.