• La più antica testimonianza dell'origine dell'abbazia di San Pietro al Monte si deve al cappellano di Giovanni Visconti, signore di Milano. Il racconto del domenicano Galvano Fiamma (1283– Milan 1344), probabilmente trascritto da un più antico documento, pecca forse di eccessiva poesia. Racconta di come Desiderio, re dei Longobardi, fosse giunto a Civate (l'antica Clavis romana) e vi si si fosse insediato per una breve vacanza.
• È per molti aspetti un luogo comune: trovare dei bravi artigiani diventa ogni giorno più arduo. Si salvano poche aziende artigianali operanti in settori essenziali, quei settori in cui l'uso da parte del pubblico di indispensabili strumenti sottoposti a usura richieda una periodica manutenzione.
• Il valore monetario che le agenzie di assicurazione, alla fine di complessi calcoli analitici, assegnano alla vita umana in funzione del risarcimento dovuto alla vittima di un sinistro. Ho incominciato a interessarmi al romanzo di Stephen Amidon, Capitale umano (2004), quando è apparso nelle sale il film di Paolo Virzì che ne ambienta la storia nella Brianza Felix.
• Confesso: ho dei gusti bizzarri e Il Grande Gatsby (2013) di Baz Luhrmann (Moulin Rouge) è un film bizzarro. Influenzato dalle critiche negative, non nascondo di aver avuto dei pregiudizi quando ho deciso di vederlo. Così sono rimasto sbalordito nel trovarlo eletrizzante.
• A ispirare Joseph Conrad a scrivere I duellanti (1908, o Il duello, come originariamente era intitolato il racconto portato alla ribalta dal film di Ridley Scott) fu un breve trafiletto in un quotidiano di provincia che raccontava di uno di questi episodi galeotti isolandolo dal numero di simili aneddoti per la sua singolarità, e convinse l'autore a farne il soggetto di un racconto.
• Gl'italiani sono tipi frettolosi e ancora di più lo sono i milanesi. Nonostante se ne parli ormai da qualche anno, nonostante le inchieste, gli scandali, la corruzione e il malaffare, che hanno puntato a più riprese i riflettori sull'Expo, sono sicuro che, a un anno dalla sua inaugurazione, se si chiedesse a ognuno di spiegare cosa significherà per coloro che vi parteciperanno, non saprebbe cosa rispondere.
• Con Il conformista, Bertolucci ci comprime nei tinelli angusti della piccola borghesia, ci espande un secondo più tardi nelle stanze troppo grandi dei ministeri fascisti degli anni '30, per gelarci con una storia che ruota intorno a una forma di assassinio più odiosa del comune: la persecuzione perpetrata da un regime totalitario nei confronti dei dissidenti politici espatriati. La sceneggiatura di Bertolucci – che si avvale della fotografia di Vittorio Storaro – si basa sul romanzo omonimo di Alberto Moravia.
• Nostalgia, una parola carica di suggestione che si presta a singolari paradossi. Un pigmento che vela gli occhi con cui si osservano gli avvenimenti e tinge le tre età dell'uomo di sfumature cangianti. Ne osserviamo le variazioni del significato con l'aiuto della poesia di Jorge Louis Borges e di Arthur Rimbaud.
• Prima di accingermi a scrivere de L'Avversario, ho condotto una breve indagine per sincerarmi se Jean-Claude Romand sia esistito davvero. Esiste, esiste ed è tuttora fra noi. Tornerà libero nel 2015, tra un anno.
• Un libro acquistato su una bancarella installata dalla Biblioteca comunale di Novate Milanese ha rivelato una dedica che rende questo reperto letterario ancora più prezioso. Purtroppo, non si può fare a meno di pensare quanto questo simpatico aneddoto sia emblematico anche del crescente atteggiamento di disaffezione dimostrato dalle nuove generazioni nei confronti dei libri e della lettura.