•Con l'avanzare degli anni mi succede una cosa imbarazzante. Sempre di più apprezzo i film che parlano di reali: principesse, regine e castelli in aria. Dev'essere un fatto ormonale. Vacanze romane mi fornisce materiale per incredibili elucubrazioni. Sostengo veementemente con i miei esterefatti compagni di baldoria la credibilità di Helen Mirren come Elisabetta II. Mia moglie è contenta perché finalmente ha un'amica con cui parlare.
•Noto per la predilezione per storie insolite, paradossali, scabrose, raccontate in maniera anti-convenzionale, a volte proprio bizzarra, David Cronenberg è autore, tra gli altri, di Crash, A Dangerous Method, La promessa dell'Assassino, Cosmopolis... e ultimamente di questo Maps to the Stars (2014).
• Allora. Le cose stanno così. Un ragazzo, un uomo, mi ha chiesto di intervistarmi. La richiesta insieme mi lusinga e mi infastidisce perché mi obbliga a dargli retta a detrimento di impegnative attività. Ovviamente non voglio disgustarlo.
• Confesso. Sull'Esposizione Universale 2015 che sta avendo luogo a Milano, nutro dei forti pregiudizi che mi rendono difficile apprezzare l'evento in tutta la sua pregnanza e anche solo parlarne “serenamente”. Perciò, confronterò queste mie perplessità ai fatti, cercando di demolirle, se possibile, ed essere il più possibile obiettivo.
• “Governance” è una parola inglese derivata dal latino “gubernantia” che è molto di moda da quando le società di consulenza l'hanno introdotta, intesa come “good governance”, nel lessico del loro materiale promozionale. Si riferisce a tutti quei processi di gestione svolti da un governo, all'interno di un mercato o nei limiti di una rete di relazioni, sia che si tratti di una famiglia, una tribù, un'organizzazione o un territorio, avvalendosi di leggi, norme, poteri o linguaggi.
• Non intendo tornare sulla vecchia, mai sopita diatriba se sia opportuno, ancorché legittimo, utilizzare termini stranieri al posto dei corrispondenti vocaboli italiani. Per me, fate come volete e comunque, come in ogni cosa, è tutta una questione di misura. Cercate solo di non farvi ridere dietro.
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• A Galliano, risalendo la collina da Occidente, ovvero da Via San Vincenzo, circonfusa della luce mattutina, la basilica di San Vincenzo – che pure oggi è circondata da più recenti costruzioni costituenti il nucleo del moderno quartiere canturino – si impone in un'aura enigmatica e suggestiva.
• Si pensava un tempo che l'ibis, di cui esiste una notevole varietà di specie, fosse da associare alla famiglia dei trampolieri ciconiformi. Studi recenti sul dna di queste specie hanno però messo in rilievo l'appartenenza degli ibis piuttosto alla famiglia dei pelicaniformi.
• Sankt Moritz, la ridente località dell'Engadina, è notoriamente allietata dalla presenza di quei piccoli incantevoli laghi che accompagnano la valle, dal Passo del Maloja, in direzione Est-Nord-Est, a una quota costante di circa 1800 metri. È una posizione invidiabile che permette alle residenze poste sulle pendici settentrionali di essere irradiate dal sole anche con il termometro fisso su temperature “polari”, quando i laghi gelano, formando una crosta compatta di sessanta centimetri di spessore. È adesso che comincia la festa.
• Una canzone per Bobby Long (A Love Song for Bobby Long) è un film del 2004 diretto dall'esordiente Shainee Gabel, con John Travolta, Scarlett Johanson e Gabriel Macht. È un film con una forte valenza letteraria. Non solo per il fatto di essere tratto da un romanzo di Ronald Everett Capps (Off Magazine Street), ma perché costellato da continue citazioni dai classici e da celebri autori.