«“Sii spontaneo!” Chiunque riceva questa ingiunzione si trova in una posizione insostenibile, perché per accondiscendervi dovrebbe essere spontaneo entro uno schema di condiscendenza e non spontaneità.» (Watzlawick, Beavin, Jackson: Pragmatica della comunicazione umana. 1971Astrolabio-Ubaldini, Roma).

 

spontaneità s. f. [der. di spontaneo]. – La caratteristica, il fatto di essere spontaneo e non calcolato o affettato, come tendenza abituale a comportarsi con naturale franchezza e immediatezza, senza finzioni e senza falsi ritegni: la dote migliore di una persona è la s.; per la sua s. riesce simpatico a tutti; fra donne, fra donne sole, le confidenze possono fiorire con s. (Enzo Siciliano); anche con riferimento a un atto o comportamento singolo: un gesto d’affetto, fatto con s.; un’offerta d’aiuto apprezzabile soprattutto per la sua spontaneità. Nella critica letteraria e artistica, il fatto di essere caratterizzato da un’ispirazione e da una tecnica espressiva diretta e immediata, non artificiosa e affettata: uno scrittore, un artista ricco di s.; una poesia, un film, che manca di spontaneità (Vocabolario della lingua Italiana Treccani).

Non è il mio caso. Cercherò anzi di evitare di scrivere cose di cui in seguito potrei pentirmi, perciò... Mi impegno invece a scrivere brevi interventi in una sede temporanea, lasciarli sedimentare per almeno 24 ore e renderli pubblici in seguito a una successiva verifica. Non chiedetemi di essere spontaneo: è il mio lato peggiore.

 

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