Baby Doll«Immagino di aver trovato più facile – scriveva Tennessee Williams –  identificarmi con i personaggi che tendono all'isteria, che erano spaventati dalla vita, che si disperavano di non riuscire a rapportarsi con l'altro. Là fuori, simili fragili persone sono in realtà le più forti.»*

Nonostante la tensione erotica, il film non contiene alcuna scena esplicita, se non un bacio e molti sospiri di turbamento, per lo più ad opera della bravissima, bellissima e sexy Caroll Baker, Actor Studio, ventiseienne al ciack. Eppure il Cardinal Spellman, (il carismatico patriarca di New York) dal pulpito di San Patrizio incoraggiò i cattolici a boicottare il film, bollandolo come “concettualmente malvagio”.

Baby Doll Baby Doll
Baby Doll

Bosley Crowther, il critico cinematografico del «New York Times» nel 1956, al lancio, indicò come maggior difetto del film il fatto che i personaggi fossero «virtualmente senza carattere, sostanza o concetto. Tre dei protagonisti sono ritardati mentali o quasi, e il quarto è un opportunista che approfitta della mancanza di cervello degli altri tre.» concludendo «Nessuno può affermare che Mr. Williams non sia abile con la penna. Ha descritto i suoi viziosi rifiuti umani in modo tale da renderli clinicamente interessanti […] Ma le pittoriche composizione di Elia Kazan, in un crudo bianco&nero, inquadrato per lo più sullo sfondo di una vecchia residenza del Sud, sono le più preziose e rispettabili caratteristiche di Baby Doll.»** Sottinteso: “Tutto il resto rispettabile non è”.

Personalmente giudico che il personaggio di Vaccaro sia costruito su un paio di banali luoghi comuni (tipo: l'italiano-seduttore e l'italiano-vendicativo) che lo rendono un personaggio un po' rigido (almeno per noi che ci conosciamo così bene). Certo, il fatto che il forestiero rappresenti l'unico individuo sensato tra tanti scombinati americani, nell'America sciovinista e mccarthista del '56 rappresenta di per sé una provocazione che non potrà essere piaciuta a Edgar J. Hoover. Ciò detto, per quanto in quasi cent'anni di vita Eli Walach abbia interpretato centinaia di personaggi secondari, non ricordo alcun ruolo così centrale come quello di Vaccaro, in quello che fu il suo debutto nel cinema, premiato con una nomination al Golden Globe.

Karl Malden, nell'impersonare un individuo così detestabile, esprime la sua miglior interpretazione di sempre. Purtroppo questo non è bastato a fargli guadagnare neppure una nomination. L'Academy of Motion Picture Arts and Sciences predilige i personaggi belli a quelli brutti, sporchi e cattivi.

Insomma, è un bel film ma, se non lo avete già visto, vi farà torcere le budella. In effetti, potendosi basare sull' incredibile sceneggiatura di un maestro del genere “intensi drammi passionali”, il regista Elia Kazan (vincitore del Golden Globe), il direttore della fotografia (Boris Kaufman) e tutti gli interpreti, tra cui primeggiano Karl Malden, Carroll Baker, Mildred Dunnock, ed Eli Wallach, hanno portato a compimento un'opera impeccabile, che riempie di disgusto lo spettatore per Archie Lee, di tenerezza per Baby Doll, di simpatia per Rose e di ammirazione per Silva Vaccaro. Ancora oggi, dopo quasi sessant'anni e quasi due ore di tormento, Baby Doll risulta d'ispirazione per chiunque si trovi ad affrontare i travagli di una vita avara di opportunità e di soddisfazioni.


* «I suppose I have found it easier to identify with the characters who verge to hysteria, who were frightened of life, who were desperate to reach out to another person. Out there, seamingly fragile people, are the strong people really.»

** Bosley Crowther, Screen: Streetcar on Tobacco Road; Williams-Kazan 'Baby Doll' Is at Victoria «The New York Times», 19 dicembre 1956

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