Vaccaro non si fa illusioni. Cosciente di doversi muovere tra collusioni, complicità, omertà di ragazzoni di provincia che sono venuti su insieme e si spalleggiano l'un l'altro, ha già un'idea su come stanare il colpevole, e il giorno successivo decide di portare il suo cotone a cardare preprio nell'impianto del principale sospettato.
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
Archie Lee, con la coscienza di aver commesso un crimine punibile dalla legge, ma di fronte alla prospettiva di un guadagno inaspettato, diventa subito esageratamente cordiale. Si preoccupa che l'attesa del “cliente” sia confortevole e incarica la moglie di intrattenerlo. Sicché Baby Doll e Vaccaro si trovano faccia-a-faccia: Baby Doll imbarazzata e anche un po' attratta dalla cortese galanteria che non trova nel proprio uomo; Vaccaro affascinato ma ancora di più interessato a trovare conferma dei propri sospetti. È un gioco del gatto con il topo, giocato sul filo della seduzione, che tocca punte di bruciante sensualità.
Tornato a casa, Archie Lee, trova i due sotto lo stesso tetto e viene colto da un dubbio atroce. La cinematografia di Kaufman si fa sempre più dark. Durante una scena memorabile, lo spettatore assiste mentre l'uomo, dilaniato dall'angoscia, va letteralmente in pezzi. Combattuto tra il sospetto della perdita definitiva di quella “purezza” che reputa appartenesse di diritto a sé, e la prospettiva di un guadagno che è indispensabile per la sopravvivenza, se la prende con la cuoca demente, che ha messo la zuppa sulla stufa e poi si è dimenticata di accendere il fuoco. Galantemente Vaccaro si offre di assumere la donna nella sua casa al posto del buzzurro che abusa di lei con urla belluine, quindi si serve della zuppa intingendo il pane direttamente nella zuppiera, prontamente imitato dalla ragazza.
Archie: C'e nient'altro che vorreste portare con voi, Vaccaro? Nient'altro?
Pretendendo di agire in modo da non essere udito, Archie Lee telefona in città per cercare di organizzare una spedizione punitiva contro il suo ospite. Poi, alla vista di quell'andirivieni dalla zuppiera in cui indovina un gioco erotico, perde la testa. Mentre l'uomo armeggia con il fucile, Baby Doll telefona allo sceriffo. Poco dopo, imbracciata l'arma, Archie Lee comincia a sparare all'impazzata, invocando il nome di «Baby Doll!» con voce disperata, nell'oscurità della notte in cui Vaccaro e la sposa bambina si sono opportunamente rifugiati.
All'arrivo dello sceriffo, l'uomo, pur ritenendo di subire un'ingiustizia, perché è un “bianco” – mentre l'altro, Vaccaro, è un “forestiero” scuro di pelle, un “I-talian” (pronunciato erroneamente ma anche dispregiativamente “Ai-telian”) – si lascia ammanettare dalle forze dell'ordine che lo fanno salire in automobile.
Nel finale Archie Lee supplica lo sceriffo della città di non lasciare Baby Doll sola con il siciliano ed è infine rassicurato dal fatto che Vaccaro si proponga di partire immantinente per essere certo di consegnare di primo mattino allo sceriffo della contea le prove della colpevolezza di Archie Lee nell'incendio che lo ha danneggiato.
A questo punto Archie Lee mentre rintocca la fatidica mezzanotte, riacquista il senso della realtà e comincia a contemplare la sua vita senza domani.
Archie: ...Cosa succederà domani?
Scheriffo: Ebbene, lo sceriffo della città non ha alcun controllo su domani.
Tutto rimane in sospeso. Anche la cuoca Rose e Baby Doll si preoccupano del proprio domani: la prima perché pensa che Vaccaro si sia dimenticato della promessa di assumerla, la seconda perché si è liberata dell'uomo che la insidiava ma ha perso anche il proprio protettore. Battuta finale:
Baby Doll: Ritornerà domani con altro cotone... Non c'è altro da fare che attendere domani per vedere se saremo state ricordate o dimenticate.